Sara Esposito

Photography

#AdolescentContent è un racconto fotografico sull’adolescenza e l’uso dei social in questa particolare e delicata fase di vita. Il progetto si compone di immagini scattate ai soggetti ritratti e di immagini tratte dai profili social dei ragazzi. Le due forme visuali si intersecano e si autoalimentano tra loro andando a delineare un confronto tra il dialogo virtuale tra i protagonisti e il dialogo degli stessi nella realtà. I protagonisti del progetto sono quattro amici quindicenni, Irene, Rebecca, Ferruccio e Dimitri, ritratti in un breve arco temporale di questa fase della loro vita. La narrazione di sé e del proprio mondo, sia interiore che esteriore, l’esprimere le proprie emozioni ed opinioni, e in generale la formazione dell’Io durante gli anni dell’adolescenza, oggi non può prescindere dall’uso dei social, e in particolare di Instagram. Attraverso questo canale si privilegiano contenuti visuali sotto forma di fotografia o di brevi video, le “storie”, che hanno una durata di sole 24 ore per trasmettere alla platea virtuale le istantanee in movimento di momenti ordinari, resi in questo modo speciali, della propria vita.

I loro ritratti vogliono restituire quell’ineluttabile volontà di crescere mista ad una nostalgia verso l’infanzia e l’innocenza. Si aggiungono ad esse immagini tratte dai loro profili social che rielaborano quei sentimenti dell’universo adolescenziale espressi in prima persona. L’intero progetto (qui in estratto) si compone di un numero maggiore di screenshot per sottolineare la sovrabbondanza dei contenuti visuali prodotti dai social. I post/storie raccontano in prima persona gli aspetti che caratterizzano quest’età: la sfrontatezza, le fragilità, le contraddizioni, l’affermazione dell’identità, le mode, il riconoscersi in una precisa immagine, il bisogno di sentirsi apprezzati, quello di esprimere apprezzamenti, il sentirsi parte di un gruppo e il richiamare l’attenzione su di sé, le nuove scoperte, gli eccessi, le paure, le pene e promesse d’amore. L’intero progetto diventa diario multimediale pubblico e racconto corale di ragazzi che tessono le loro relazioni non solo dal vivo, ma anche e soprattutto in maniera virtuale; e parla di quanto il riconoscersi nell’altro risulti fondamentale in quest’età alla ricerca di sé stessi.